Eventi | 20 dicembre 2022

Italia e Francia si sfidano in cucina a colpi di petali e corolle

Una masterclass ha dato il via al contest gastronomico sulla cucina con i fiori, che ha come protagonisti gli Istituti Alberghieri di Alassio, Giancardi Galilei Aicardi e quello di Frejus in Provenza, il Lycèe Albert Camus.

Italia e Francia si sfidano in cucina a colpi di petali e corolle

La masterclass, che si è svolta presso l’istituto alberghiero di Alassio, è stata tenuta dal giornalista ed esperto gastronomico, Claudio Porchia e da Marco Ravera, titolare dell’azienda Raverabio di Albenga, azienda leader in Italia per la coltivazione dei fiori eduli.

La lezione rivolta agli studenti che partecipano al contest ha introdotto il tema della cucina con i fiori ed è stata trasmessa online anche per gli studenti della scuola alberghiera francese.

I ragazzi hanno potuto conoscere ed assaggiare i fiori commestibili più comuni ed utilizzati dagli chef più famosi: Nasturzio, Begonia, Bocca di Leone, Tagete, Verbena, Nemesi e Calendula sono alcuni dei fiori che saranno utilizzati per le preparazioni in gara. Gli studenti delle scuole dovranno presentare una ricetta inedita che contempli un fiore edule tra i suoi ingredienti principali e non solo come semplice decorazione del piatto.

Questa edizione del contest, intitolata METTI UN FIORE A TAVOLA, terminerà con la premiazione della classe e della scuola vincitrice nella quarta edizione del Festival Nazionale della Cucina coi Fiori che si terrà ad Alassio nei giorni dal 31 marzo 2023 al 3 aprile 2023. Le scuole in gara di Alassio e Frejus sono le rappresentanti di due Paesi limitrofi che hanno sempre guardato con un occhio di riguardo la cucina con i fiori eduli e che hanno aderito con entusiasmo a questo contest. Non solo una sfida culinaria, ma anche un percorso educativo attraverso la cultura del mangiare sano, all’insegna del bio e del rispetto delle stagionalità dei singoli territori. Dopo la pandemia infatti è cresciuta l’attenzione su cosa portiamo in tavola ed è cresciuto l’utilizzo delle erbe e dei fiori nei menù degli chef di tutto il mondo.

 

“Il festival della cucina con i fiori – spiega Claudio Porchia, presidente dell’Associazione Ristoranti della tavolozza e coordinatore della manifestazione - dopo il grande successo dell’ultima edizione alassina, continua a crescere di interesse. Il contest gastronomico, che coinvolge gli istituti alberghieri di Alassio e di Canne, rappresenta una grande occasione per mettere a confronto esperienze di cucina diverse ed originali. I piatti ed i cocktail preparati dai ragazzi saranno valutati da una giuria di esperti e presentati al pubblico, con la possibilità di degustare e scoprire gusti e sapori nuovi ed inusuali”.

 

La riscoperta delle erbe e dei fiori spontanei che ormai sono sempre più protagonisti sulle tavole e nei menù degli chef di tutto il mondo. Partner d’eccezione la Regione Sicilia con il territorio dei Nebrodi rappresentato dal marchio nascente Casa Bacù che porterà la cultura del germe di grano e dei grai antichi di Sicilia sulla tavola delle aule dei ragazzi con una sfida anche su questo alimento alla base della cucina mediterranea. “Occuparsi di grani antichi siciliani ha tanto a che fare con le origini della civiltà mediterranea. – Caterina Lo Casto, Food Consultant Casa Bacù - Come Casa Bacù siamo affascinati dal valore culturale, storico e antropologico di questo cibo nutriente, base sicura dell’alimentazione dei popoli dell’Isola da millenni. Siamo arrivati fino ai Nebrodi per scegliere antiche varietà di grano duro autoctone, che non hanno subito modificazioni genetiche, e che coesistono felicemente con piante spontanee, fiori, arbusti ed erbe aromatiche all’interno di un habitat ancora ricco di biodiversità. Siamo felici di poter partecipare alla quarta edizione del Festival Nazionale della cucina coi fiori, e a questo contest gastronomico che vede sfidarsi le scuole alberghiere di Alassio e Frejus, per dare un contributo, per raccontare storie, valori e sapori di un territorio prismatico come quello della Sicilia.” Caterina Lo Casto, Food Consultant Casa Bacù.

Redazione