Eventi | 13 aprile 2024

Alassio si è concluso fra gli applausi del numeroso pubblico il contest “Metti un Fiore nel piatto” organizzato dall’Istituto Alberghiero ed inserito nel Festival della Cucina con I Fiori

Tre scuole in gara con 10 ricette hanno dato vita alla finale di una competizione divertente e appassionante.

Alassio si è concluso fra gli applausi del numeroso pubblico il contest “Metti un Fiore nel piatto” organizzato dall’Istituto Alberghiero ed inserito nel Festival della Cucina con I Fiori

Tre scuole alberghiere, di Alassio, Biella e Clusane D’Iseo (BS) si sono sfidate in un contest culinario che ha visto in gara 10 ricette originali e creative con i fiori eduli grandi protagonisti delle preparazioni. La giuria prestigiosa, composta da chef rinomati, ha valutato i piatti con attenzione e precisione, decretando dei vincitori di altissimo livello.
Tra i piatti in gara proposte sorprendenti e innovative, che hanno stupito anche i palati più esigenti: dalle reinterpretazioni di piatti tradizionali a creazioni nuove, i partecipanti hanno dimostrato grande talento e passione per la cucina con una attenzione alla sostenibilità ambientale.
I piatti sono stati valutati dalla giuria composta da: Alessandra Baruzzi giudice internazionale di cucina e Coordinatrice nazionale di Lady Chef; Gianfranco Calidonna chef – Roma; Renata Cantamessa giornalista divulgatrice agroalimentare; Francesco Luise chef – Brescia; Claudio Porchia presidente Ristoranti della Tavolozza; Caterina Quaglia coordinamento nazionale Lady Chef; Loretta Tabarini organizzatrice concorso Boario “Un Fiore nel Piatto”. Ad Alessandra Baruzzi le funzioni di presidente ed a Claudio Porchia le funzioni di coordinatore.
Divertente ed elettrizzante l'atmosfera nel contest con gli studenti che si sono impegnati con passione ogni piatto presentato sembrava una vera e propria opera d'arte, curata nei minimi dettagli e ricca di sapori intensi e avvolgenti.
Alla fine della giornata, la giuria ha proclamato i vincitori, premiando la creatività, l'originalità e la tecnica degli chef in erba. I partecipanti si sono dimostrati all'altezza delle aspettative, regalando un'esperienza culinaria indimenticabile sia agli ospiti presenti che a chi ha seguito la competizione da casa.
Qui di seguito la classifica dei piatti:
Categoria salato
1.    Risotto alla Calendula e ossobuco – Biella
2.    Pasta al Fatulì – Clusane D’Iseo
3.    Cous Cous Nasturzio – Alassio
 a pari merito Tartare Begonia – Alassio  e Panadino – Clusane D’Iseo, cui è stata assegnata la menzione per il piatto che ha volrizzato meglio il formaggio abbinato ai fiori.
Categoria Dessert
1.    Un dolce ricordo – Alassio cui è stata assegnata anche le menzione per il miglior piatto emozionale.
2.    Fior di Latte Floreale dessert – Biella
3.    La “Nostra Terra“ dessert – Clusane D’Iseo
4.    a pari merito La mia mamy dessert- Alassio  e Crostatina dessert- Alassio
In conclusione, il contest tra le scuole alberghiere ha dimostrato il grande talento e la passione dei giovani chef in formazione. Con piatti originali, creativi e di buon livello, hanno conquistato la giuria.
“Siamo felici di aver ospitato la quinta edizione del contest gastronomico – spiega il professore Fabio Macheda - un progetto didattico che permette ai nostri studenti di arricchire la propria esperienza anche con il confronto con altre esperienze scolastiche e raccontando le storie, i valori e i sapori del nostro territorio. Desidero ringraziare sia i docenti che hanno condotto le lezioni con grande competenza e passione e sia le scuole che hanno accolto il nostro invito a partecipare al contest ed hanno partecipato con entusiasmo. Sul tema dell’utilizzo dei fiori eduli in cucina il nostro istituto oggi può vantare importanti conoscenze e competenze, che impreziosiscono la nostra grande tradizione nel settore gastronomico e alberghiero. Siamo orgogliosi di offrire per chi desidera intraprendere una carriera in cucina una formazione di alto livello, che permette ai nostri studenti di ottenere importanti riconoscimenti nazionali e internazionali”.

Maria Gramaglia

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