Lungo tour ciclistico per Danilo Radaelli che ci accompagna alla scoperta delle Clue d’Aiglun, del villaggio di Le Mas e del villaggio di Peyroules (nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza) dove ho ricaricato bicicletta a pedalata assistita grazie ad una colonnina a ricarica solare gratuita.
Le fotografie testimoniano i numeri dell’escursione:
- Chilometri percorsi 176,7
- Altezza massima: 1.441 metri
- Tempo impiegato: 7 ore e 43 minuti
- Chilometri in salita: 2, 486
- Velocità media: 22,9 Kmh
- Velocità massima. 59,4 kmh
La piccola e suggestiva località di Peyroules, situata nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, è il risultato dell’unione di quattro antichi territori distinti, oggi corrispondenti alle sezioni del suo catasto. Ognuno di questi conserva tracce di una storia millenaria, risalente almeno al Medioevo.
Origini e insediamenti
Il nucleo originario di Peyroules si sviluppa sulla sezione centrale, un tempo borgo fortificato situato a 1.200 metri d'altitudine, abitato fino al XIX secolo. A partire dal XVI secolo, la popolazione si spostò gradualmente sul fondo valle, dove sorse l’attuale centro abitato de "la Rivière", oggi sede del comune.
A ovest, la sezione della Bâtie — l’antica "Bastida Jabroni" — era un borgo castrale citato già nel XIII secolo e annesso a Peyroules nel 1278. Probabilmente preceduto da un insediamento più antico, oggi scomparso, il suo ricordo sopravvive solo nel toponimo "Villard", che indica un massiccio boscoso della zona.
A est, la valle superiore dell’Artuby ospitava fino al XIV secolo il feudo autonomo de La Foux. I resti del suo castello si trovano sulla cresta di Peyssivier, sopra l’attuale frazione omonima, stabilitasi nel fondovalle nel XVI secolo.
A sud, nella stessa valle, sorge l’odierno Mousteiret, sviluppatosi intorno a un antico priorato appartenente all’abbazia di Lérins. In origine borgo castrale, fu abbandonato nel tardo Trecento e successivamente annesso a Peyroules, pur mantenendo lo status di feudo autonomo fino alla fine dell’Ancien Régime.
Popolazione e agricoltura
Nel 1278, Peyroules contava 25 focolari, la Bâtie 10 e il Mousteiret 12. La crisi del XIV secolo, tra Peste Nera e guerra dei Cent’anni, ridusse drasticamente la popolazione. Tuttavia, tra XVI e XIX secolo, il numero di abitanti crebbe rapidamente, raggiungendo il picco nel 1831 con 620 residenti. Il catasto del 1836 registra 331 edifici, tra case e magazzini agricoli. Da allora, la popolazione ha subito un lungo declino, toccando il minimo nel 1975 con soli 82 abitanti, prima di risalire a 136 nel 1999.
L’economia locale si è basata a lungo su una policoltura di sussistenza: cereali, qualche frutteto e foraggi per un modesto allevamento misto. Dal XIX secolo, con la progressiva crisi dell’agricoltura, i campi coltivati si sono trasformati in pascoli, principalmente per l’allevamento ovino, oggi limitato a pochi prati da fieno.
Tracce preistoriche e origini del nome
Il territorio di Peyroules è stato frequentato già nel Neolitico, come dimostrano i ritrovamenti nella grotta e nel recinto preistorico del Mousteiret. La prima menzione ufficiale del nome risale al 1045 come Peirolas, poi Petrolis (1300) e infine Perrolas nel XVI secolo, probabilmente derivato da un termine che indica un insieme di pietre.
Dal Medioevo alla Rivoluzione, i signori del luogo furono prima i Castellane, poi i Valbelle. Peyroules è oggi un comune ricco di storia, dove ogni frazione racconta un frammento del passato che ha modellato la sua identità.