Itinerari | 10 maggio 2025

PACA: alla scoperta di Peyroules

Un itinerario con le foto di Danilo Radaelli

Lungo tour ciclistico per Danilo Radaelli che ci accompagna alla scoperta delle Clue d’Aiglun, del villaggio di Le Mas e del villaggio di Peyroules (nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza) dove ho ricaricato bicicletta a pedalata assistita grazie ad una colonnina a ricarica solare gratuita.

Le fotografie testimoniano i numeri dell’escursione:

  • Chilometri percorsi 176,7
  • Altezza massima: 1.441 metri
  • Tempo impiegato: 7 ore e 43 minuti
  • Chilometri in salita: 2, 486
  • Velocità media: 22,9 Kmh
  • Velocità massima. 59,4 kmh

La piccola e suggestiva località di Peyroules, situata nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, è il risultato dell’unione di quattro antichi territori distinti, oggi corrispondenti alle sezioni del suo catasto. Ognuno di questi conserva tracce di una storia millenaria, risalente almeno al Medioevo.

Origini e insediamenti
Il nucleo originario di Peyroules si sviluppa sulla sezione centrale, un tempo borgo fortificato situato a 1.200 metri d'altitudine, abitato fino al XIX secolo. A partire dal XVI secolo, la popolazione si spostò gradualmente sul fondo valle, dove sorse l’attuale centro abitato de "la Rivière", oggi sede del comune.

A ovest, la sezione della Bâtie — l’antica "Bastida Jabroni" — era un borgo castrale citato già nel XIII secolo e annesso a Peyroules nel 1278. Probabilmente preceduto da un insediamento più antico, oggi scomparso, il suo ricordo sopravvive solo nel toponimo "Villard", che indica un massiccio boscoso della zona.

A est, la valle superiore dell’Artuby ospitava fino al XIV secolo il feudo autonomo de La Foux. I resti del suo castello si trovano sulla cresta di Peyssivier, sopra l’attuale frazione omonima, stabilitasi nel fondovalle nel XVI secolo.


A sud, nella stessa valle, sorge l’odierno Mousteiret, sviluppatosi intorno a un antico priorato appartenente all’abbazia di Lérins. In origine borgo castrale, fu abbandonato nel tardo Trecento e successivamente annesso a Peyroules, pur mantenendo lo status di feudo autonomo fino alla fine dell’Ancien Régime.

Popolazione e agricoltura
Nel 1278, Peyroules contava 25 focolari, la Bâtie 10 e il Mousteiret 12. La crisi del XIV secolo, tra Peste Nera e guerra dei Cent’anni, ridusse drasticamente la popolazione. Tuttavia, tra XVI e XIX secolo, il numero di abitanti crebbe rapidamente, raggiungendo il picco nel 1831 con 620 residenti. Il catasto del 1836 registra 331 edifici, tra case e magazzini agricoli. Da allora, la popolazione ha subito un lungo declino, toccando il minimo nel 1975 con soli 82 abitanti, prima di risalire a 136 nel 1999.

L’economia locale si è basata a lungo su una policoltura di sussistenza: cereali, qualche frutteto e foraggi per un modesto allevamento misto. Dal XIX secolo, con la progressiva crisi dell’agricoltura, i campi coltivati si sono trasformati in pascoli, principalmente per l’allevamento ovino, oggi limitato a pochi prati da fieno.



Tracce preistoriche e origini del nome
Il territorio di Peyroules è stato frequentato già nel Neolitico, come dimostrano i ritrovamenti nella grotta e nel recinto preistorico del Mousteiret. La prima menzione ufficiale del nome risale al 1045 come Peirolas, poi Petrolis (1300) e infine Perrolas nel XVI secolo, probabilmente derivato da un termine che indica un insieme di pietre.

Dal Medioevo alla Rivoluzione, i signori del luogo furono prima i Castellane, poi i Valbelle. Peyroules è oggi un comune ricco di storia, dove ogni frazione racconta un frammento del passato che ha modellato la sua identità.


 

Beppe Tassone