News | 15 giugno 2025

Cagnes-sur-Mer raddoppia le sue aree marine protette: tutela e innovazione per il Mediterraneo

Inaugurata una seconda riserva naturale di 12 ettari alla foce della Cagne: divieto di pesca, navigazione e immersioni per salvaguardare fauna e flora. In arrivo studi scientifici e una terza area in progetto

Un nuovo passo avanti nella difesa del patrimonio marino. Martedì scorso, la città di Cagnes-sur-Mer ha inaugurato ufficialmente la sua seconda zona marina protetta, situata nell’estuario occidentale della Cagne.

L’iniziativa, realizzata con il sostegno del Dipartimento delle Alpi Marittime, si inserisce in una più ampia strategia ambientale volta a proteggere la biodiversità del litorale mediterraneo.

La nuova area, che si estende per 12 ettari, è chiaramente segnalata da boe gialle visibili tutto l’anno.

Al suo interno sono vietate attività come la pesca, la navigazione e le immersioni subacquee, al fine di preservare gli ecosistemi marini locali, spesso poco conosciuti ma di grande valore ecologico.

Abbiamo piccoli fondali costieri ricchissimi, ma minacciati dall’inquinamento umano: plastica, mozziconi di sigaretta e altro ancora. Dobbiamo proteggere il Mediterraneo per le generazioni future,” ha dichiarato il sindaco Louis Nègre durante l’inaugurazione.

Tecnologia e scienza a servizio della natura
La protezione dell’area sarà accompagnata da un’attività di monitoraggio scientifico condotta da Andromède Océanologie.

A metà maggio, due telecamere subacquee sono state installate a 5-6 metri di profondità: una in un prato di cymodocea, l’altra su un fondale sabbioso. Ogni ora, giorno e notte, le videocamere registrano un minuto di immagini per documentare la presenza delle specie.

Durante le ore notturne, un sistema di flash consente riprese anche in condizioni di scarsa luce. Il materiale verrà raccolto e analizzato entro fine giugno.

A queste attività si aggiungeranno immersioni diurne e notturne per il censimento delle specie, i cui risultati saranno resi pubblici nell’autunno 2025.

Un modello condiviso con i pescatori
Il progetto, sottolinea il sindaco, è stato sviluppato in collaborazione con i pescatori locali: “L’abbiamo costruito insieme. I pescatori hanno capito l’importanza di creare un rifugio per la fauna e la flora marina. Ora vogliamo armonizzare la gestione delle due aree e ottenere il riconoscimento come zone di protezione forte, una procedura che potrebbe richiedere fino a due anni.”

Cagnes città pioniera: in arrivo una terza riserva
Con questa seconda area, Cagnes-sur-Mer diventa la prima località della Costa Azzurra con due zone marine protette, per un totale di 21 ettari. E il percorso non si ferma qui: una terza zona è già in fase di studio.

“Solo il 3% del nostro litorale è oggi protetto, ma ne servirebbe almeno il 30%. Cagnes vuole essere d’esempio, un modello per le altre città costiere,” ha affermato con orgoglio Nègre.

Attualmente, nel dipartimento delle Alpi Marittime si contano cinque zone marine protette: Vallauris-Golfe-Juan (50 ettari), Beaulieu-sur-Mer (25 ettari), Roquebrune-Cap-Martin (50 ettari) e le due di Cagnes-sur-Mer.

Quest’ultima aveva già inaugurato nel 2009, sempre con il sostegno del Dipartimento, la sua prima area di 9 ettari all’est della foce del fiume Loup.






 

Beppe Tassone