Itinerari | 29 giugno 2025

Alpes Maritimes: alla scoperta di Gourdon (Foto)

Un itinerario con le foto di Danilo Radaelli

C’è una bellezza che non urla, ma che resiste nel tempo come la pietra antica. Danilo Radaelli, fotografo e viaggiatore su due ruote, ce la restituisce con l’occhio paziente di chi sa aspettare la luce giusta e l’inquadratura silenziosa.

Questa volta ci conduce a Gourdon, minuscolo borgo dell’entroterra francese, aggrappato a uno sperone di roccia a 760 metri d’altitudine, come un nido d’aquila tra cielo e mare.

Pedalare fino a qui è già un viaggio. La salita è generosa di curve e promesse: dietro ogni tornante, il paesaggio si apre sulle gole del Loup, disegnando canyon e dirupi che si affacciano sull’orizzonte liquido del Mediterraneo.

Quando finalmente si arriva, Gourdon si mostra compatto e raccolto, stretto attorno a un castello massiccio dai giardini alla francese, opera dell'architetto André Le Nôtre, lo stesso che disegnò Versailles.

Le case in pietra, ben restaurate, conservano l’aura di un tempo sospeso. Non si tratta solo di estetica: Gourdon vive ancora, animato da botteghe di artigiani che lavorano il vetro, impastano miele e panpepato, distillano profumi che parlano di lavanda e resina.

L’aria è intrisa di fragranze dolci e il rumore delle scarpe sui ciottoli si mescola al silenzio delle alture.



Siamo a pochi chilometri da Grasse, patria del profumo, e a circa quaranta da Nizza.

Ma qui, il tempo segue altri ritmi. Il borgo, classificato tra i più belli di Francia, conserva testimonianze del suo passato militare: bastioni, mura, sentinelle di pietra che vegliano su una storia antica quanto la presenza umana nella regione, risalente all’epoca gallo-romana.

La fotografia di Radaelli non è cartolina, è racconto. Ogni scatto coglie la relazione tra uomo, bicicletta e paesaggio, tra fatica e ricompensa.

Pedalare fino a Gourdon è un modo per guadagnarsi la vista: oltre 80 chilometri di panorama, dalle Alpi alla Costa Azzurra, in un solo sguardo.

Chi cerca un turismo lento, fatto di salite e meraviglia, qui troverà pane per la propria fame di bellezza. E forse anche un pezzo di panpepato artigianale da mettere nello zaino, prima di rimettersi in sella.




 

Beppe Tassone