C’è un indirizzo da evidenziare nell’agenda del “bere bene” nel panorama milanese: via Morelli, una piccola via situata tra viale Majno e viale Piave. Qui sorge Remedy, progetto firmato da Michele Bernardi, Alessandro Michelon e Amedeo Pagano, tre professionisti che hanno trasformato la loro esperienza nel settore in un approdo raffinato per chi ama il vino e i distillati di pregio. Il nome è già una dichiarazione d’intenti: un rimedio urbano, un luogo dove ritrovare energie e concedersi una pausa rigenerante nel cuore della città, immersi in un ambiente che parla di ricerca, passione e cura.

La sua posizione accompagna naturalmente questa vocazione. A due passi dal Palazzo di Giustizia, spesso frequentato da avvocati e magistrati in cerca di decompressione dopo le udienze, e vicino ai Giardini Pubblici Indro Montanelli, meta ideale per chi arriva da una passeggiata nel verde, Remedy vive al centro di un quartiere che incrocia professioni, saperi e ritmi differenti. Porta Venezia aggiunge la sua energia inclusiva e cosmopolita, mentre Corso Buenos Aires riversa ogni giorno un flusso vivace di volti, storie e stili che si intrecciano nella Milano contemporanea.

Un luogo che coltiva lentezza, gusto e atmosfere da club
In questo scenario, il locale appare come un’oasi costruita con eleganza: spazi che richiamano i club anglosassoni, arredi caldi che incoraggiano la conversazione e una selezione pensata per valorizzare la lentezza e l’ascolto. Le bottiglie scelte dai tre soci diventano un invito a soffermarsi con calma, a esplorare terroir e annate senza fretta. La sala principale anticipa un piccolo mondo che si articola su più livelli: una cigar room dedicata al fumo lento e una cantina sotterranea che custodisce etichette rare come in un caveau segreto, visitabile su richiesta.

L’atmosfera che si respira è chic, raffinata ma accogliente, pensata tanto per il collezionista quanto per chi semplicemente desidera un bicchiere speciale nel cuore di Milano. Remedy diventa un salotto discreto, un “secret bar senza password” dove il tempo si distende e il gusto prende forma. Durante le settimane natalizie, tra luci, brindisi e incontri improvvisati, questo carattere si amplifica: ogni calice diventa un piccolo lusso stagionale, un gesto che accompagna le feste con stile misurato e autenticità.

Coravin: la novità che trasforma la degustazione in un rituale personale
A un anno dall’apertura, Remedy introduce un servizio esclusivo che interpreta in modo nuovo il rapporto tra vino e tempo. Grazie alla tecnologia Coravin – l’innovativo sistema che permette la mescita senza aprire la bottiglia e ne preserva le caratteristiche per mesi – gli ospiti possono acquistare la loro etichetta preferita e custodirla direttamente nella cantina del locale, etichettata con il proprio nome.
La bottiglia diventa un’estensione del gusto personale, un filo che lega le visite creando continuità tra un incontro e il successivo. Si può tornare per un calice durante una serata tranquilla, condividere un assaggio con qualcuno, oppure scegliere un sorso per festeggiare un risultato importante: il vino attende, intatto, pronto a raccontare una nuova sfumatura. Con una collezione che supera le ventimila referenze e oltre duemila spirits, Remedy offre così la possibilità di costruire una piccola cantina personale fuori casa, un rituale libero, calibrato su tempi e desideri individuali.

Questo servizio interpreta perfettamente lo spirito del locale: un luogo dove la degustazione diventa esperienza su misura, elegante e rilassata. Un gesto che, proprio nel periodo natalizio, assume ulteriore valore, trasformando ogni brindisi in un momento unico, pensato e custodito.












Fulvio Tonello.



