Eventi | 20 dicembre 2025

Theodor Falser a Sanremo: quando una stella alpina illumina il Mar Ligure

“Portare la mia cucina a Sanremo è stato un vero piacere ho sentito fin da subito un’accoglienza sincera e un grande interesse”.

Theodor Falser a Sanremo: quando una stella alpina illumina il Mar Ligure

All’Europa Palace una cena-evento che ha unito Dolomiti e Riviera in un racconto di territori, natura e visioni gastronomiche. Una serata capace di trasformare una cena in un vero racconto di paesaggi, territori e visioni gastronomiche. All’Europa Palace di Sanremo il gusto si è messo davvero in viaggio, attraversando idealmente le Dolomiti per approdare sul Mar Ligure grazie all’incontro tra lo chef stellato altoatesino Theodor Falser e lo chef resident Alessandro Schiavon. Un dialogo culinario intenso e misurato, capace di unire montagna e mare, memoria e contemporaneità, tecnica e sensibilità.

Protagonista assoluta della serata è stata la cucina di Falser, da sempre guidata da una filosofia chiara e riconoscibile: ascoltare la natura, rispettare profondamente la materia prima, raccontare il paesaggio attraverso il piatto. Una visione coerente, elegante e mai gridata, che si è espressa lungo tutto il percorso degustazione, accolto con grande attenzione e partecipazione dal pubblico sanremese.

“Portare la mia cucina a Sanremo è stato un vero piacere – racconta Theodor Falser – ho sentito fin da subito un’accoglienza sincera e interesse per la mia filosofia. Questa serata non era solo una cena, ma un incontro tra due mondi che, pur lontani geograficamente, condividono lo stesso rispetto per la natura e per il prodotto”.

I suoi piatti hanno raccontato l’Alto Adige attraverso ingredienti essenziali, erbe spontanee, consistenze pulite e sapori netti, lasciando spazio a un dialogo armonico con la cucina ligure di Alessandro Schiavon. Una cucina che non cerca effetti speciali, ma lavora puntando sull’equilibrio e sulla precisione.

“La mia filosofia è semplice – spiega lo chef altoatesino – cucinare ciò che la stagione offre, senza forzature. La cucina deve essere un gesto di equilibrio: tra tecnica e istinto, tra memoria e presente».

Particolarmente apprezzato l’amuse-bouche, per finezza e forza simbolica, con l’utilizzo della foglia di nasturzio. Un dettaglio solo in apparenza ornamentale, ma che diventa invece linguaggio gastronomico. Pianta umile ma straordinaria, con la sua nota vegetale e leggermente piccante, il nasturzio non è decorazione, ma racconto: un modo per risvegliare i sensi e dichiarare fin dall’inizio l’intenzione del piatto.

Nel percorso gastronomico firmato a 4 mani non sono mancate note di curiosità e contaminazione, come l’utilizzo del grosny, il carciofo giapponese, che con la sua croccantezza elegante ha dialogato con naturalezza con i sapori alpini, dimostrando come la cucina di Falser sappia essere aperta e contemporanea senza perdere identità.

Fondamentale il lavoro di squadra con Alessandro Schiavon, che insieme alla sua brigata ha accompagnato Falser in questo percorso con sensibilità, rispetto e grande professionalità. Un’intesa percepibile, che ha contribuito al successo complessivo della serata.

Lo stesso Schiavon esprime grande soddisfazione per la collaborazione:
“È stata una serata di cui sono davvero felice – racconta a fine servizio – lavorare con uno chef come Theodor Falser è stato stimolante e formativo. Abbiamo parlato la stessa lingua: quella del prodotto, del territorio e dell’equilibrio. Il pubblico ha percepito questa sintonia, e per noi è la gratificazione più grande”.

L’evento all’Europa Palace ha dimostrato come la ristorazione possa essere molto più di un’esperienza gastronomica: un luogo di incontro culturale, capace di emozionare, di raccontare territori e di aprire nuove prospettive. Non una semplice cena a quattro mani, ma un progetto che ha messo al centro il valore del dialogo tra cucine, la qualità delle materie prime e la capacità del cibo di farsi racconto.

Un viaggio riuscito, dunque, che da Sanremo guarda lontano e conferma come il gusto, quando è guidato da visione, competenza e sensibilità, sappia ancora sorprendere.

 Le proposte dell’Europa Palace per le festività proseguono con un ricco calendario di appuntamenti.

25 dicembre – Pranzo di Natale

Un pranzo speciale pensato per chi desidera ritrovare, a tavola, il calore delle tradizioni e l’eleganza della cucina ligure contemporanea. Al Rêve Bistrot, in un’atmosfera luminosa e accogliente, gli ospiti saranno accompagnati in un percorso culinario firmato dallo chef residente Alessandro Schiavon, che celebra i sapori del Natale attraverso ricette reinterpretate con delicatezza, armonia e un tocco di poesia gastronomica.

25 dicembre – La notte di Natale al Rêve

Una serata elegante e sorprendente, dove gusto e intrattenimento si incontrano con leggerezza. La cantante Laura Torterolo, accompagnata da un quartetto jazz, scalderà l’atmosfera con sonorità moderne e grandi classici, mentre gli ospiti potranno vivere un after dinner informale ma ricercato, tra drink d’autore e giochi da tavolo.

31 dicembre – Capodanno

Un ultimo dell’anno scintillante che unisce la raffinatezza di un menu ricercato all’energia della musica dal vivo. Protagonista la super star inglese Marli, alla guida degli Epic Soul Sessions, seguita da DJ set al Rêve Bistrot fino a tarda notte.

1° gennaio – Brunch del nuovo anno

Il primo giorno dell’anno si apre con un brunch conviviale e rilassato: un ricco buffet dolce e salato, piatti espressi, proposte di stagione e musica dal vivo per un inizio luminoso e piacevole.

Per chi desidera organizzare un evento privato durante le festività, l’Europa Palace mette a disposizione ambienti eleganti e versatili, ideali per cene aziendali, ricorrenze e momenti conviviali su misura. Dalla Saletta Moroso al Privée del Rêve Bistrot, fino al ristorante panoramico e alla Anemoi Wellness & Spa, ogni spazio è curato nei minimi dettagli e dotato delle più moderne tecnologie.

Europa Palace Sanremo
Lungomare Imperatrice, 75 – Sanremo
Tel. +39 0184 715000
www.europapalacesanremo.com
@europapalacesanremo – @revebistrotsanremo

Claudio Porchia