Quando aveva aperto un anno fa il nuovo locale a Imperia, lo chef Jacopo Chieppa aveva già pensato a trasformare “kilo” in un format da esportare in altre città. Il grande successo lo ha incoraggiato a proseguire su questa strada, nonostante le difficoltà del settore dovute alla pandemia.
E così da qualche giorno al numero 291 di Route de Draguignan a Le Tignet, vicino a Grasse nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, ha aperto un nuovo locale con lo stesso marchio e la stessa proposta gastronomica di grande qualità e che mantiene in perfetto equilibrio tradizione e modernità.
Pur essendo molto giovane lo chef può vantare una discreta e stellata esperienza: l’ultima in ordine tempo quella presso il Mirazur del tre stelle Michelin, Mauro Colagreco, e prima con Giampiero Vivalda dell’Antica Corona Reale, dopo aver lavorato alla Conchiglia di Arma di Taggia e alla Femme di Diano Marina.
Con sacrificio e passione si è lanciato con slancio in questa avventura, e, attraverso un corretto rapporto qualità prezzo, si è posto l’obiettivo di rendere alla portata di tutti la cucina “gourmet”. Jacopo non vuole usare il termine gourmet, che spesso è sinonimo di costoso e non popolare, come invece vuole essere la sua cucina.
Tutte le proposte sono autentiche perle gourmet, piccoli capolavori realizzati con amore e ottima scelta delle materie prime. Una carta che segue il ritmo delle stagioni, ma mantenendo sempre alcuni piatti che rappresentano l’impronta dello chef. Il locale offre la Pinsa e Pizza accanto ad altri piatti veloci, che vogliono essere un’alternativa ai prodotti del forno e sono piatti unici in grado di accontentare anche i più esigenti.
Pizza e Pinsa, sono due prodotti simili fra loro, ma in realtà molto diversi. A renderle diverse sono in particolare la forma (rotonda la prima, allungata a vassoio la seconda), gli ingredienti utilizzati e la preparazione.
Per preparare la Pinsa si utilizza una miscela di farine, frumento, soia e riso, con poco lievito rispetto alla pizza tradizionale e con idratazione maggiore che va oltre l’80%. I tempi di lievitazione e maturazione sono diversi: si va da un minimo di 24/36 ore ad un massimo di 72.
La Pinsa non è una derivazione della pizza perché in realtà è vero il contrario perché è nata prima e viene citata da Virgilio nell’Eneide, come il primo cibo consumato da Enea una volta approdato sulle coste dell’attuale Lazio. La forma ovale deriva dal fatto che veniva cotta prima ed usata come vassoio su cui riporre preparazioni ricche di sugo e farcita con i più disparati ingredienti. Si presenta croccante fuori e morbida dentro e risulta più digeribile rispetto alla pizza tradizionale.
Sparita dall’orizzonte della ristorazione è stata riscoperta più recentemente nella capitale e, grazie all’apertura di nuove “pinserie”, si sta diffondendo rapidamente in tutta Italia, non sostituendosi alle pizzerie, ma presentandosi come una alternativa alla classica pizza.
Per realizzare la pinsa servono forni e apparecchiature specifiche ed in particolare la temperatura del locale deve essere mantenuta costante a 22° durante tutto il giorno per permettere una lievitazione e maturazione perfetta degli impasti. La farcitura della pinsa, che viene cotta prima, permette alla fantasia ed alla creatività dello chef, di spaziare dalle preparazioni classiche a quelle più originali.
Il menù è suddiviso in quattro aree specifiche: una tradizionale, una moderna, una contemporanea e una dedicata ai piatti veloci. Naturalmente tutto ruota intorno all'impasto speciale alla base delle pinse e delle pizze. fra pizze di “Tradizione”, (fra 6 e 8,5€ ) come la classica Marinara, Margherita, Diavola, Napoli e Vegetariana; quelle “Moderne” (fra 9 e 12€ ) come la “Ligure” con mozzarella pesto, prescinseua, pinoli e patate o “È Cozza, ma buona” con mozzarella, crema di cozze, pomodoro confit; quelle Contemporanee al costo di 14 € , troviamo “Kà Crudo” con caco fresco, gorgonzola piccante e prosciutto san Daniele; la “Baccalà” con spinaciotti, scalogno e baccalà e la “Piemonte” con porri di Cervere, formaggio Raschera e salsiccia di Bra. I Piatti veloci sono piatti unici come la Tartare di carne, maionese alla liquirizia e soia, misticanza e crumble, l’Uovo croccante di riso, crema di zucca gorgonzola e caffè e Vitello tonnato (fra 9 e 14 €).
I prodotti preparati a Imperia In Francia arrivano, dove opera un giovane team che serve piatti tipicamente italiani che mantengono intatte le caratteristiche e la qualità.
Il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00 per informazioni e prenotazioni telefonare al 0183.681213 e dispone di una vivace pagina Facebook: https://www.facebook.com/kilopinseria/
Per la qualità dei prodotti ed il calore dell’accoglienza, il locale è stato inserito fra i Ristoranti della Tavolozza e si trova a Imperia sul Lungomare Cristoforo Colombo, 188 telefono 0183 681213
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