Ristoranti | 17 febbraio 2022

Maybu - Margaritas y Burritos splende sotto la Mole

Presentato a Torino un format innovativo rispetto al classico ristorante messicano, il nuovo locale “Fast casual” di Maybu

Maybu - Margaritas y Burritos splende sotto la Mole

La Torino multietnica, sia da un punto di vista sociale che da un punto di vista gastronomico, ha fatto sì che nel tempo prendessero vita tante realtà che, attraverso la proposta delle pietanze tipiche, raccontassero la cultura del proprio paese.

Una di queste è rappresentata dalla comunità dei messicani che a Torino è molto radicata: così come lo sono anche i numerosi ristoranti messicani che, soprattutto a fine anni novanta, hanno trovato il modo nel farsi riconoscere come punto di riferimento nel desiderio di trascorrere del tempo divertendosi alla maniera “messicana”, e di far conoscere al pubblico i piatti tipici di quella zona del Sudamerica.

Qualche giorno fa è stata presentato un format innovativo rispetto al classico ristorante messicano, il locale “Fast casual” di Maybu - Margaritas y burritos. Un ristorante fast casual , non offre un servizio al tavolo completo , ma pubblicizza cibo di qualità superiore rispetto ai ristoranti fast food : un concetto intermedio tra fast food e casual dining. Inserito alle spalle della zona universitaria di Palazzo Nuovo, l’atmosfera che pervade il luogo è vivace, in pieno stile messicano, finemente colorata e supportata dalla competenza e dalla disponibilità del personale di servizio.

Gli arredi, di cui sono composti gli ambienti, parlano di costumi e tradizioni popolari: le statue delle famose “ Catrinas”, immagine che in realtà identificano il concetto di  morte in Messico, è diventata un motivo per la creazione di manufatti realizzati con argilla o altri materiali dalle cromie sgargianti: questo modo di inserirle in un luogo vitale, come quelli dove si consuma cibo, riporta all’idea del concetto che il popolo tramanda della morte, ossia come un momento di prosecuzione della vita, senza drammatizzare ma continuando a tenere in vita il defunto dedicandogli le specialità gastronomiche a cui era affezionato .

Il format nasce dall’intuizione di Diana Beltran, volto noto del “Gambero Rosso” e chef di Acapulco, arriva a Roma nel 1985 e, 19 anni fa, apre La Cucaracha, ristorante messicano di successo. A seguirla in terra sabauda, nell’espansione del suo progetto imprenditoriale, Gianluca Marinelli cofondatore e business development manager di Maybu: “Aprire a Torino è una sfida impegnativa. Primo perché giochiamo fuori casa, a Roma siamo già conosciuti, abbiamo due Maybu uno in zona Prati e l’altro all’interno del centro commerciale Maximo; il secondo motivo è perché Torino, tra tutte le città italiane, è quella che ha più ristoranti messicani in assoluto, quindi l’asticella delle nostre performances si alza ancor di più. I Torinesi hanno già il palato pronto alla cultura culinaria messicana di qualità.“

Il format, ormai collaudato e ben strutturato, è sempre in evoluzione. Pochi, semplici e diretti i principi che caratterizzano Maybu: qualità delle materie, zero sprechi, attenzione all’ambiente e prezzi accessibili.

Due sono i claim che identificano la proposta gastronomica e sono incisi sulle pareti del locale: “Il m’ama e non m’ama lo faccio con i margaritas” e quelli di Maybu sono “sinceri”, come dovrebbe essere l’amore, perché fatti con prodotti naturali, non vengono infatti utilizzati preparati. Il segreto della seducente consistenza della bevanda messicana per eccellenza sono i mantecatori, che shakerando continuamente, permettono ai margaritas di fragole, limone e mango di essere avvolgenti.

Il secondo, quello più “coccoloso”, come un consiglio da mamma, e che è alla base della filosofia di come MAYBU intende il modo di concepire la gastronomia tradizionale è “La vita è come un burrito, riempila con i migliori ingredienti”: “Da Maybu si respira l’aria di libertà. Il solo semplice gesto di poter mangiare con le mani, perché è così’ che deve essere fatto, pone già nella condizione mentale di leggerezza. I clienti, a Torino come a Roma, trovano un ambiente informale dove è facile stare bene -racconta Diana-. I burritos sono fatti seguendo l’autentica cucina Tex-Mex. Le salse vengono preparate quotidianamente, le nostre carni-chili piccante, maiale, manzo, pollo allevati a terra-, sono tutte cotte a vapore, senza oli aggiunti, questo aiuta a conservare intatte tutte le proprietà nutrizionali, olfattive e gustative. Poi, -continua Diana- sul bancone dove gli ospiti si affacciano per poter scegliere gli ingredienti freschi e a km 0.

I piatti, componibili secondo il gusto personale, selezionando gli ingredienti a disposizione, sono composti da: burritos, medio o grande, Insalata con tortilla aperta con lattuga grande, tacos morbidi o croccanti, nachos, chips di mais croccante a scelta con formaggio Maybu e chili con carne. I ripieni, lavorati e preparati in giornata, sono costituiti da carne di manzo leggermente piccante, maiale, pollo, chorizo con patate, verdure con curcuma e, per venire incontro anche alle esigenze dei vegetariani, la veggy meat leggermente piccante. Anche i condimenti, conosciuti per dare maggior sapore alle basi delle pietanze, sono quelli tradizionali: legumi, fagioli, formaggio fuso, verza mais, pico del gallo e jalapenos (moderatamente piccante).

Una bella e interessante realtà gastronomica si è appena insediata in città, nella quale, attraverso il cibo, viene raccontata una cultura popolare; e che, ad esempio, attraverso un tacos con fagioli, cerca di divulgare il concetto di “sostenibilità alimentare” in maniera diretta e visibile.

 

Maybu Restaurant

Via Sant'Ottavio, 18/interno 5, 10124 Torino TO

Aperto tutti i giorni, escluso il martedì pranzo. Chiusura ore 23

www.maybu.it

Chiara Vannini

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