L'aperitivo in terrazza alle ultime luci del giorno coccolati dall'avvolgente suono del sax e degustando i prodotti e le eccellenze del territorio, la cena in Baita Motti con una carrellata di piatti proposti da chef stellati, chef del territorio e chef emergenti, calici e bollicine serviti dai somellier dell'Ais e un servizio al tavolo impeccabile con i ragazzi del Formont di Villadossola.
Raccontare "Chef in quota", la cena benefica organizzata con l'obiettivo di finanziare le tredicesime solidali, significa raccontare un viaggio che coniuga la bellezza unica di un luogo, Domobianca365 con la sua Baita Motti, e i sapori delle imprese d'eccellenza della Val d'Ossola con la maestria di ristoratori che con quella materia prima riescono a dare vita a piatti unici.
Centoquaranta commensali hanno preso parte all'evento organizzato da Domobianca365: "Siamo giunti alla quarta edizione, e il consenso verso questa iniziativa è più che positivo - ci ha spiegato Paolo Zanghieri, patron di Domobianca - purtroppo non abbiamo potuto accontentare tutti coloro che avrebbero voluto partecipare perché i posti a sedere sono limitati a 140. Chef in quota è un evento importante perché permette di far conoscere il territorio di Domodossola non solo dal punto di vista naturalistico ma anche da quello enogastronomico. Accanto al nostro Marco Sacco, due stelle Michelin, allo chef Giancarlo Morelli conosciuto in Sardegna, questa sera accogliamo anche gli altri chef del territorio, alcuni dei quali emergenti".
Il ricavato della cena sarà devoluto in beneficenza: "Abbiamo confermato la nostra collaborazione con Specchio dei Tempi e ci siamo asicurati che i fondi raccolti vengano erogati, sotto forma di tredicesima dell'amicizia, a famiglie bisognose del nostro territorio affinché possano trascorrere un Natale più sereno".
Il viaggio di Chef in quota è iniziato con l'aperitivo in terrazza, in una serata inaspettatamente mite ammirando il tramonto sulla vallata ossolana: le pizze di Pasquale Petrillo di Fiore di Latte, il Bettelmat di Gianluca Barp di Sapori Walser, la Bresaola e i mignon di Matteo Sormani della Walser Schtuba e lo spiedino di polpo di Stefano Allegranza de La Stella hanno accompagnato, tra un calice di vino e un cocktail, le piacevoli chiacchiere degli ospiti.
Accomodati a tavola, dopo i saluti e la presentazione degli chef, la cena è stata aperta dall'antipasto di Andrea Ianni della Trattoria Vigezzina (carpaccio di cervo) e seguita dal flan di Bettelmat dallo chef stellato Marco Sacco del Piccolo Lago. Due i primi, cansoncelli di Giancarlo Morelli del Pomiroeu e Riso acquarello di Andrea Pensa dell'Adhoc. Il secondo piatto, un mailaino croccante, è stato proposto dal Gianfranco Tonossi del Divin Porcello mentre il dolce quello di Fabio Tisti dell'omonima pasticceria, con limone, pino e barbabietola e piccola pasticceria, ha chiuso con delicatezza la cena. Numerose le altre aziende che hanno collaborato a Chef in quota, contribuendo a rendere ancora più prestigiosa e unica la serata.