Oggi la stessa vocazione pionieristica apre un nuovo capitolo con il primo vino bianco fermo della storia aziendale. Il protagonista è il Timorasso, vitigno autoctono dei Colli Tortonesi, vinificato per la prima volta nella cantina storica di Rocchetta Tanaro. Un incontro tra territori e saperi, che conferma la filosofia “Braida”: credere nella longevità dei vini, nella forza dei vitigni autoctoni e nella sfida come occasione di crescita.
“Abbiamo scelto il Timorasso – racconta Giuseppe Bologna, che guida l’azienda insieme alla sorella Raffaella – perché ci ricorda la nostra Barbera: ha struttura, profondità, capacità di evolvere nel tempo. Vinificare un bianco a Rocchetta significa rimettersi in gioco con la curiosità e il rigore che ci accompagnano da sempre. È un progetto identitario, ma anche un segnale chiaro: Braida, nata rompendo gli schemi, continua a trasformarsi con naturalezza”.
Il vino nasce con fermentazione in acciaio e affinamento in cemento a contatto con le fecce fini, per esaltarne tensione, complessità e potenziale evolutivo. Una “interpretazione rocchettese” con un pizzico di follia, proprio come il vitigno da cui prende vita. La prima annata 2023 è ora disponibile, mentre la 2024 riposa in cantina e la 2025 è già in fermentazione. Il nome “Braida” affonda le radici nella metà del Novecento, quando Giuseppe Bologna, detto appunto “Braida” per le sue partite di pallone elastico, trasmise al figlio Giacomo una piccola vigna a Rocchetta Tanaro. Sarà proprio Giacomo, tra gli anni Sessanta e Ottanta, a cambiare il destino della Barbera, creando vini iconici come La Monella, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta e Ai Suma. Oggi l’azienda ha superato le 60 vendemmie, coltiva oltre 70 ettari di vigneto tra Monferrato e Langhe, e valorizza con orgoglio i vitigni piemontesi: Barbera, Grignolino, Moscato, Brachetto, fino agli Chardonnay, Riesling e Nascetta. La quarta generazione sta già muovendo i primi passi, pronta a raccogliere l’eredità di una storia fatta di ricerca e innovazione.
Il legame con l’accoglienza è vivo fin dai tempi della “Trattoria degli Amici” di famiglia e continua oggi tra la cantina storica di via Roma, l’iconica barricaia che ospita degustazioni e il Wine Resort “Braida”, dove ogni stanza porta il nome di un vino. Nel 2024 l’azienda ha ricevuto il Marchio Storico di Interesse Nazionale dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy: un riconoscimento ufficiale che certifica l’eccellenza produttiva e il legame indissolubile con il territorio.
Fondazione: 1961
Proprietari: Giuseppe e Raffaella Bologna
Enologo: Giuseppe Bologna
Regione: Piemonte
Zone: Monferrato, Langhe
Ettari di vigneto: 70 | Ettari di bosco: 15
Principali denominazioni:
DOCG – Barbera d’Asti, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui
DOC – Barbera del Monferrato, Grignolino, Monferrato Rosso, Colli Tortonesi Timorasso, Langhe Nascetta, Riesling, Chardonnay, Bianco
Vini: La Monella, Curej, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta, Ai Suma, Montebruna, Il Bacialé, Limonte GB, Limonte, Timorasso, Brachetto d’Acqui, Vigna Senza Nome, Grappa di Bricco dell’Uccellone, La Regina, Il Fiore, Re di Fiori, Asso di Fiori