Nel Valdobbiadene DOCG, cuore collinare del Prosecco Superiore, il vino è una conseguenza diretta della geografia. Ci troviamo nel Veneto interno, tra le Prealpi trevigiane, in un territorio composto da dorsali ripide e frammentate, dove la viticoltura si misura quotidianamente con la pendenza, l’altitudine e la variabilità dei suoli. È qui che la Glera, vitigno autoctono alla base del Prosecco Superiore, trova una delle sue massime espressioni: varietà naturalmente dotata di acidità e finezza aromatica, capace di riflettere con precisione le condizioni ambientali in cui cresce.

All’interno di questo contesto, le Rive sono microzone vocate e differenziate che rappresentano l’anima delle singole colline: esposizione, tipo di suolo e microclima si combinano per dare vita a spumanti distinti per aromaticità, struttura e complessità. In questo scenario, la cantina Andreola ha fondato la propria visione, coltivando le vigne più impegnative e valorizzando ogni Rive come capitolo del territorio, con un equilibrio tra rispetto della tradizione e innovazione enologica. Il risultato sono vini eleganti capaci di restituire il carattere del territorio e la passione delle mani che lo coltivano, invitando chi degusta a un’esperienza sensoriale profondamente radicata nel paesaggio.

L’Etichetta del Fondatore rappresenta la massima espressione della filosofia Andreola. Ogni annata di questo pregiato Prosecco Superiore nasce da una scelta consapevole di Nazzareno Pola, per l’appunto fondatore della cantina, che individua il vigneto capace di esprimere al meglio armonia, eleganza e carattere. In un territorio che si estende su quindici comuni e offre una grande varietà di suoli – dalle marne calcaree alle arenarie e conglomerati, fino alle porzioni più profonde come i Feletti – questo vino diventa un mosaico di eccellenze, in grado di valorizzare ogni sfumatura del Valdobbiadene DOCG.

Le vigne si collocano tra 200 e 500 metri di altitudine, con pendenze che rendono la coltivazione eroica: ogni fase – dalla potatura verde alla gestione della chioma fino alla vendemmia – è eseguita interamente a mano, con quasi mille ore di lavoro per ettaro, garantendo un’attenzione artigiana che conferisce al vino struttura, tensione verticale e territorialità evidente.
Per la vendemmia 2023, la scelta è ricaduta sulla sottozona Rive di Santo Stefano che ha espresso aromaticità, finezza ed equilibrio tali da incarnare la visione fondativa di Andreola. Al calice, il vino si presenta di un giallo chiaro con lievi riflessi verdognoli, con perlage sottilissimo e spuma cremosa. All’olfatto emergono fioriture primaverili come glicine e biancospino, integrate da note di pera, mela e pesca bianca, accompagnate da delicate suggestioni di pasticceria. Il palato rivela pienezza, ricchezza e persistenza, con finale sapido dove la mineralità dei suoli rafforza struttura e beva.

Pur appartenendo alla categoria degli spumanti, i vini di Andreola trovano la loro vera definizione nel Prosecco Superiore DOCG, denominazione che racchiude metodo produttivo, origine geografica e una precisa idea produzione ben definita e soprattutto di qualità. Questo Prosecco accompagna con naturalezza l’aperitivo più raffinato e piatti di pesce fresco, ma trova anche una collocazione perfetta nelle festività, dove la sua finezza discreta eleva ogni brindisi.

Per chi desidera comprendere a fondo la complessità del Valdobbiadene, la Rive Line Collection offre un percorso unico: sei bottiglie che raccontano i micro-terroir della denominazione.
Ogni etichetta riflette la combinazione unica di pendenza, suolo e microclima, e insieme creano un itinerario sensoriale armonico. I vini iniziali sprigionano freschezza e verticalità, con profumi di fiori bianchi e frutta croccante tra le bollicine sottilissime. Seguono espressioni più complesse, con note fruttate e floreali articolate che restituiscono mineralità e profondità dei suoli. La sequenza culmina con vini dalla struttura morbida ma incisiva, dove finezza della bollicina e persistenza sapida conducono a un finale armonico e compiuto.
Il cofanetto diventa così una vera occasione di conoscenza e scoperta del Valdobbiadene, un invito a leggere il territorio attraverso il vino in un percorso che unisce cultura, storia e passione, trasformando un regalo in un’esperienza di alta qualità, profonda e autentica.












Fulvio Tonello



