C’è un’ora del giorno, lungo la Promenade du Paillon, in cui il verde sembra dilatarsi e respirare. È il momento in cui le persone rallentano, si siedono, attraversano i nuovi sentieri come se quel corridoio naturale, ora lungo quasi due chilometri, fosse sempre esistito. Eppure è passato appena un mese dall’inaugurazione della sua estensione, un innesto di otto ettari che ha trasformato un quadrante della città dove, fino a ieri, dominava il cemento.
A cogliere questa metamorfosi, con la sensibilità che la contraddistingue, è Silvia Assin. Le sue fotografie, attente ai dettagli e ai gesti quotidiani, “cercano” gli esseri umani nel paesaggio per raccontarne le abitudini, le piccole ritualità, il modo in cui si riappropriano di uno spazio tornato vivibile.

Ne emerge il ritratto di una normalità nuova: famiglie che esplorano i giardini d’acqua, anziani che indugiano all’ombra dei giovani alberi, bambini che corrono tra le aree gioco ispirate al mondo della foresta.
La rinascita della Promenade si inserisce nella visione urbana “3-30-300”, che la municipalità di Nizza ha abbracciato come bussola per il futuro: tre alberi visibili da ogni abitazione, il 30% di copertura vegetale in città, un’area verde a meno di 300 metri da chiunque. Un obiettivo ambizioso, che qui trova uno dei suoi manifesti più tangibili.
Sono oltre 3.500 gli alberi piantati, insieme a 1.500 arbusti che privilegiano specie mediterranee giovani, resilienti, capaci di affrontare le sfide climatiche dei prossimi decenni. Il parco è un mosaico pensato per la biodiversità: radure, sentieri ombreggiati, una bambouseraie che sorprende con la sua frescura, muretti a secco che diventano rifugio per insetti e piccoli rettili.

Persino un “pollinarium sentinella”, tecnologia inedita in città, monitora in tempo reale l’emissione dei pollini, un aiuto prezioso per chi convive con le allergie stagionali.
Ma non è solo natura. È anche cultura, educazione, movimento.
La Promenade dialoga con il Museo di Storia Naturale e il MAMAC, offre percorsi didattici e giochi tematici che trasformano lo spazio in un’aula a cielo aperto. Per gli sportivi, zone fitness e itinerari attrezzati rendono l’area un vero laboratorio urbano del benessere.
Così, passeggiando tra i nuovi sentieri che dal mare conducono fino al Palazzo delle Esposizioni, si ha la sensazione che questa lunga striscia verde non sia soltanto un parco: è un modo diverso di abitare la città. Un invito a rallentare, osservare, tornare a respirare. Nizza, oggi, lo fa un po’ di più.





























Beppe Tassone



